Può una fotografia influenzare così tanto milioni di persone senza che l’autore o il nome dello scatto siano conosciuti? E’ una domanda retorica, ma questa, in soldoni, è la storia di Bliss, un’immagine iconica che per diversi anni è stata visionata quotidianamente da milioni di utenti nel mondo.
E’ appena iniziato il 1996 e il fotografo O’Rear sta percorrendo la Napa Valley (a nord di San Francisco, USA) per andare a trovare la fidanzata; Charles è un professionista già affermato al servizio del National Geographic e proprio in quel periodo sta lavorando a un progetto fotografico sui vigneti di quella zona. Lungo la strada, scorge un paesaggio collinare piuttosto suggestivo e decide di immortalarlo con la sua medio formato Mamiya RZ67 su di una pellicola Velvia della Fujifilm (nota per la saturazione dei colori). Per fortuna o sfortuna, la foto non viene inserita nel progetto definitivo, ma quello che per la maggior parte degli scatti rappresenta la fine, questa volta rappresenta un’opportunità.
Charles, riconoscendone un potenziale commerciale, decide di vendere la foto come stock photo tramite un’agenzia (la Westlight) con il titolo di Bucolic Green Hills; negli anni a seguire l’agenzia viene assorbita dalla Corbin che ne digitalizza i prodotti migliori. La vera fortuna arriva quindi nel 2000, quando l’autore viene contattato dalla Microsoft di Bill Gates che, alla ricerca di una immagine rappresentativa per il sistema operativo in sviluppo, incappa nel suo scatto e decide di acquisirne tutti i diritti. Non è nota la cifra spesa dalla compagnia di Bill Gates in virtù di un accordo di segretezza firmato con il fotografo, ma si sa che Charles dovette prendere un aereo e portare personalmente lo scatto originale poiché nessuna compagnia di trasporto intendeva prendersi la responsabilità di effettuare la consegna.
Si giunge quindi al 2001, quando viene lanciato nel mercato il sistema Windows XP, il cui desktop originale è rappresentato dalla foto di Charles O’Rear con il nuovo titolo di Bliss. Per quanto il successo planetario del sistema operativo non possa essere attribuito esclusivamente al suo desktop, è innegabile non riconoscere l’importanza che questa immagine abbia avuto nel renderlo unico anche esteticamente.
Negli anni molteplici speculazioni sono state fatte sull’origine dello scatto; mentre alcuni identificavano di volta in volta la Francia, la Svizzera, la Nuova Zelanda come luogo di origine dello scatto (nella versione olandese del sistema operativo l’immagine prende il nome di Ireland, sollevando l’ipotesi che il paesaggio originario si trovi nella contea del Kerry, nell’isola di smeraldo), altri hanno ipotizzato che l’immagine sia stato frutto di un accurato lavoro di fusione di più elementi.